Fabio Gervasoni
Un doveroso omaggio a Fabio Gervasoni, scomparso prematuramente a 53 anni. Fabio è stato uno dei più sinceri amici della memoria storica ed artistica di Maria Callas.
********************************
da: http://www.lecconotizie.com/mandellolago/addio-a-fabio-gervasoni-padre-dellarchivio-dedicato-a-maria-callas-145118
Addio a Fabio Gervasoni, “padre” dell’Archivio dedicato a Maria Callas
di Claudio Bottagisi
MANDELLO – Mandello piange Fabio Gervasoni, morto all’età di 53 anni. Il suo nome si lega a una serie di eventi artistici e culturali, alcuni dei quali particolarmente apprezzati, proposti in paese fin dai primi anni Novanta del secolo scorso. Era ad esempio il 1994 quando Gervasoni, che per lunghi anni si è dedicato con grande impegno e passione alla scenografia, organizzò una mostra di costumi da lui stesso realizzati.
Piacque molto, quell’insolita esposizione, che proponeva abiti anche di epoche lontane (tra gli altri un costume del 1700) e comunque tutti di pregiata fattura, assolutamente ben confezionati e tali da attrarre l’interesse dei visitatori.
Il nome di Gervasoni si lega però in particolare al primo archivio dedicato a Maria Callas, celebre soprano conosciuta con l’appellativo di “Divina”, nata a New York da genitori greci, dotata di una voce che coniugava un timbro unico a volume, estensione e agilità notevoli.
Era il 2010 quando dal Fondo di proprietà proprio di Gervasoni nacque l’idea di costituire un Archivio internazionale e multimediale. Ancora non esistevano, infatti, archivi dedicati appunto alla Callas ma soltanto piccoli club privati, che non offrivano peraltro la possibilità di consultare, visionare e studiare l’attività di quella grande artista né di poter confrontare articoli, recensioni, libri e fotografie.
Oltre alla fonoteca, l’archivio era costituito da più del 95% dei libri pubblicati sulla cantante, ai quali si aggiungevano giornali e riviste originali che riportavano le cronache degli spettacoli e della vita privata del soprano, una raccolta completa dei Dvd pubblicati, filmati amatoriali e cinegiornali d’epoca.
La parte per così dire più nostalgica riguardava i programmi di sala dei concerti, ma soprattutto delle serate alla Scala di Milano, con le opere che fecero della Callas un caso unico del Novecento. Vi erano altresì francobolli, monete e medaglie dedicate da vari enti alla memoria della cantante.
A sostegno dell’Archivio voluto dal mandellese Fabio Gervasoni molti collezionisti privati avevano tra l’altro manifestato la loro disponibilità a offrire donazioni personali di dischi, autografi e materiale d’ogni genere, buona parte del quale fu in seguito anche digitalizzato. Basti dire che l’archivio fotografico digitale contava quasi 30.000 immagini.
L’associazione aveva trovato sede a Mandello al civico 11 di via del Fosso, nella zona a lago del paese, ed era stata inaugurata il 26 febbraio 2011, presente tra gli altri l’attore Enrico Beruschi. Nei mesi successivi era anche stata organizzata una mostra fotografica dedicata a Maria Callas.
Dopo quella sera di fine febbraio coincisa con l’inaugurazione della sede, Gervasoni (che del “Maria Callas International Archive” era presidente) aveva scritto sul sito dell’associazione: “Gran bella serata, grande afflusso di persone, giornali, Tv. Insomma, mancava soltanto… la Callas”.
Poi Fabio aggiungeva: “Non saprei da dove iniziare per i ringraziamenti. In primis un affettuoso grazie a quella splendida signora che è Giovanna Lomazzi, poi a Gianni Tanzi nostro vice, che ha portato un abito da sera della Callas…. A Stefano Castellani, collezionista, che ci ha portato una casacca arabeggiante appartenuta alla cantante, autografi e documenti interessanti di Meneghini. A Lino Venturi che ha donato all’associazione alcuni Lp, un raro manifesto dell’esposizione a Villa Cicogna nel 1979 e la stampa-libro della sua collezione filatelica dedicata al soprano. A Enrico Beruschi anche per i suoi aneddoti lirici, a Cristina Tosi, la fotografa che ha immortalato la serata. E un grazie naturalmente all’amministrazione comunale di Mandello, all’assessore alla Cultura Maurizio Bertoli, ai giornalisti, alle Tv e ai visitatori, che sono stati veramente molti. A tutti, grazie di cuore”.
E ora sono l’arte e la cultura, ma in generale Mandello, a dover dire grazie a Fabio Gervasoni, che lascia sua mamma Edda, con la quale viveva, e la sorella Milena.
1 commento:
Ciao caro amico....R.I.P
alby
Posta un commento