domenica 26 aprile 2009

La voce "brutta"



Anche se virgolettato, io sfaterei la favola della voce "brutta" di Maria Callas che taluni detrattori ad oltranza addebitano alla Divina prendendo a riferimento alcune presunte "sgradevolezze" presenti nelle interpretazioni degli ultimi anni della sua carriera artistica.

Inviterei gli amanti delle "voci angeliche" ad ascoltare con attenzione il primo periodo della cantante. Siamo a livelli sovraumani di perfezione e di capacità tecniche, con una voce che è, e resta, bellissima oltre che UNICA. Nessuna ne ha una che le si può comparare. In qualsiasi momento accada di ascoltarla, anche in modo fugace, si percepisce che il timbro è fortemente univoco. E non solo per la caratterizzazione specifica della sua voce, ma anche per l'immenso afflato interpretativo che l'accompagna.

Di quante altre cantanti si può dire lo stesso?
Scusate, se mi rispondo da solo: NESSUNA!
Né di ieri, né di oggi. O, almeno, nessuna di cui abbiamo testimonianza diretta con registrazioni e riprese video giunte fino a noi. Della Malibran e della Pasta, tanto osannate nei sacri testi del canto, non sappiamo null'altro che non sia mediato dagli occhi e dalle orecchie di chi era suo contemporaneo.
Un po' poco, se permettete...

Immaginate un po' se un nostro futuro discendente dell'anno 3000 volesse rifarsi alla certa ed assoluta contemporaneità dell'arte di Maria Callas, e avesse come fonte la "critica" di qualche antidiluviano e anacronistico "tebaldiano" d'antan...! :-)

Le "sgradevolezze" che taluni le addebitano fanno parte integrante della sua arte interpretativa: la voce "piegata" fino allo spasimo nel tentativo - perfettamente riuscito - di dare anima e significato al testo musicale e scritto.

Posso capire che per un'intera schiera di appassionati che propendono al "bel suono" in sé, più che alla perfetta simbiosi tra musica, canto e recitazione, la Callas ancora oggi possa risultare un pugno nell'occhio insopportabile; ma il messaggio che ci è stato lasciato ha valenza imprescindibile per coloro che tentano di ottenere il migliore approccio interpretativo ad un testo musicale che comprenda un personaggio d'opera.

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